COME VIVERE UN MOMENTO DI CRISI: OPPORTUNITA’ O MINACCIA?

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La parola crisi viene spesso utilizzata nel linguaggio comune. Quante volte ci capita di sentir dire o di dire “sono in crisi”, “mi mette in crisi”?

Con queste espressioni si possono intendere situazioni di diverso livello ed importanza che vanno da una condizione in cui la crisi si risolve spontaneamente ad una in cui può essere necessario un intervento più specifico.

La crisi è qualcosa che può coinvolgere ognuno di noi in un dato momento della vita, che si tratti di individuo, coppia, gruppo, famiglia. Può riguardare aspetti psichici e/o aspetti legati al fisico. Abitualmente si tende a prestare più attenzione al fisico, ma non dimentichiamo che anche la psiche ha un valore fondamentale per il nostro benessere generale. Questo significa che quando parliamo di crisi psicologica facciamo riferimento una situazione importante e delicata che riguarda la vita, il funzionamento generale ed il benessere psico-fisico della persona.

La crisi può essere determinata da fattori esterni o da un evento specifico (es. la fine di una relazione, un lutto, il pensionamento) ma anche da fattori interni alla persona (es. acquisizione di nuove consapevolezze o bisogni). I momenti “critici” nella vita di una persona possono essere molteplici ed implicano sempre un cambiamento che fa seguito alla rottura di un equilibrio precedente. Si tratta di situazioni transitorie che comportano un mutamento a livello personale e/o gruppale e una riorganizzazione interna, a volte difficile e dolorosa, ma necessaria.

I momenti di crisi sembrano presentarsi in modo inaspettato ed essere inspiegabili, ma in realtà esistono dei “campanelli di allarme” nella storia della persona. Altre volte essi possono essere ascrivibili a particolari momenti della vita (es. adolescenza, maternità/paternità, pensionamento). Si tratta di momenti significativi nella vita di una persona spesso collegati all’acquisizione di determinate consapevolezze che vanno integrate nel vissuto personale di ognuno per favorire un cambiamento e un riadattamento alle nuove condizioni. Ad es. una persona che ha considerato il lavoro parte fondamentale per la definizione della propria identità, potrà vivere in modo fortemente destabilizzante il pensionamento.

Spesso il vissuto che si accompagna alla crisi è quello di incertezza, di malessere, di timore di non riuscire a superarla e di non poter trovare nuovamente benessere ed equilibrio. Si tende a considerare la crisi spesso in un’accezione negativa, senza riuscire a coglierne l’aspetto positivo legato al cambiamento, all’acquisizione di qualcosa di nuovo e alla crescita personale. Questo può portare a sottovalutarla oppure a non volerla affrontare rimanendo così in una condizione di blocco e di malessere. I momenti di crisi, al contrario, vanno ascoltati ed elaborati perché hanno un potenziale evolutivo e di crescita personale importante e di riorganizzazione interna più funzionale. E’ necessario darsi del tempo per poterli riconoscere, accettare, affrontare e superare. La fretta è un sintomo che segnala la difficoltà della persona a poter stare dentro la crisi e a poterla attraversare. Come possiamo guardare ad una crisi per poterla affrontare? Crisi come una condizione fisiologica e non patologica; come risorsa, opportunità di crescita personale, di riorganizzazione interna e della propria identità come persona che ci consenta di trovare soddisfazione e raggiungere un benessere psico-fisico; può diventare disturbante se si arresta o se porta alla manifestazione di un malessere psichico, se non viene affrontata adeguatamente perché vengono ricercate delle soluzioni esterne e apparenti con funzione di “autocura” (es. utilizzo di sostanze). Infatti, anche se la crisi è un evento fisiologico, non è detto che la fase critica venga elaborata in modo adeguato o che si concluda sempre positivamente. C’è il rischio di perdersi o di rimanere intrappolati in una condizione di stallo che se si cronicizza può dare origine a situazioni di malessere fino a veri e propri disturbi quali ad esempio ansia generalizzata, attacchi di panico, depressione, disturbi psicosomatici.

Il fatto di non riuscire ad affrontare o superare una crisi può dipendere da molteplici fattori. La crisi e la sua evoluzione, infatti, vanno lette alla luce della storia personale, delle caratteristiche individuali, del significato soggettivo di un evento e delle risorse disponibili. In queste situazioni, spesso si cerca di “far finta di niente o di tirare avanti alla meno peggio” fino a quando non subentrano problematiche più disturbanti e che compromettono il nostro funzionamento. Si dice che prevenire sia meglio che curare! Questo significa dare valore a quanto ci sta accadendo ed osservare come ci sentiamo, significa dare spazio alle nostre emozioni e alla nostra vita psichica. Nel momento in cui ci si accorge che la crisi non si risolve, si protrae nel tempo causando disagio significativo e porta ad una situazione di stallo doloroso, potrebbe essere utile chiedere un consulto psicologico che permetta di fare maggior chiarezza ed arrivare ad una comprensione di quanto sta accadendo. In questo modo, si possono aprire possibili scenari che danno colore a qualcosa dalle tinte fosche e spaventose!

Dott.ssa Francesca Zerbi, psicologa-psicoterapeuta

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